mercoledì 13 gennaio 2016

The final job

Quando ho iniziato a scrivere questo blog non avevo idea di dove mi avrebbe portato e quale sarebbe stato il percorso, ma adesso giunti alla fine posso dire che è stato un vero e proprio viaggio all’interno di una parola e attraverso i suoi infiniti collegamenti con molti temi, scienze, film, immagini, canzoni, fiabe, fumetti, romanzi e opere d’arte. Questo viaggio mi ha portato alla scoperta di un universo al cui centro vi è la parola pericolosità.

Il viaggio ha avuto inizio con la ricerca della semplice definizione della parola da me scelta per poi andare avanti con la sua traduzione nelle più importanti lingue nel mondo. In seguito ho ideato una mappa di parole e concetti che è andata oltre le mie iniziali conoscenze della parola e mi ha permesso di osservarla sotto diversi aspetti e punti di vista. Il percorso è proseguito identificando la pericolosità in un brevetto, in un francobollo, in una poesia, in un luogo arrivando così nelle profondità della parola; passando poi per fumetti e favole rappresentativi della parola e che mi hanno fatto ritornare bambino e infine concludere con un collegamento con tutte le scienze e trovandola ancora nell’arte, nella musica, nei romanzi e nei film.

Concludendo posso dire che questo blog mi ha permesso di fare un viaggio senza tempo portandomi nel mio passato, alla mia infanzia, per poi riportarmi ad un presente arricchito dalla maggiore conoscenza e donandomi un nuovo modo di vedere tutte le cose.

Il coltello da cucina risulta l'oggetto più rappresentativo della pericolosità in quanto non usandolo nel modo corretto può costituire una potenziale fonte di pericolo.


                                            Coltellerie Beltrame: coltello da cucina con lama in acciaio inox

ABC...




A: army

B: bad

C: craziness

D: dangerous

E: emercence

F: forest
G: grave

H: hazard

I: insecurety

J: jeopardy

K: killed

L: loose

M: menace

N: noxious

O: ominous

P: poison

Q: queasy

R: riskiness

S: smoking

T: trick

U: unsafe

V: violence

W: warning

X: xenophobia

Y: yellow

Z: zaniness

Glossario


Nocivo: è definito ciò che provoca un danno di varia natura o entità,visibile o nascosto, a carico di un organismo o di una condizione.

Rischio: è la potenzialità che un'azione o un'attività scelta (includendo la scelta di non agire) porti ad una perdita o ad un evento indesiderabile.

Minaccia: qualsiasi parola o atto finalizzati a spaventare, con la prospettiva di un danno, un male, un castigo, e quindi a dissuadere o a costringere a fare qualcosa.

Inganno: la parvenza di vero creata ad arte per nascondere la realtà e far cadere in errore qualcuno.


martedì 12 gennaio 2016

Sitografia


SITOGRAFIA



# I libri sono pericolosi:Perciò li bruciano.   di Pierluigi Battista.

http://aforismi.meglio.it/poesia.htm?id=3e29   di Giuseppe Ungaretti ,titolo della poesia: Soldati 1918










La pericolosità nella lavorazione del vetro

Tecnica di lavorazione del vetro: Il vetro soffiato

La soffiatura del vetro prevede una preparazione artigianale, che presuppone che all’estremità della canna da soffio, che è un tubo in metallo cavo, venga raccolta una certa quantità di vetro fuso.
Quindi si soffia letteralmente all’interno della canna, fino a quando si crea una bolla, la quale – dopo altri soffi – viene modellata.
Il vetro viene, dunque, manipolato con le cosiddette bosele, che sono delle pinze, e con le palette, che non sono altro che spatole in legno, per ottenere un vetro preformato – la pea – che andrà soffiato all’interno di uno stampo in metallo.

A quel punto si trasporta il diffusore in vetro fino alla tempera, per poi staccare il vetro dalla parte più bassa della canna, il morso. Il vetro, infine, viene ricotto per diverse ore, per una lavorazione nel complesso molto elaborata.
La maestria in questa tecnica di lavorazione del vetro ha reso famosi in tutto il mondo i mastri vetrai di Murano, che a partire dai fasti della Repubblica di Venezia hanno imposto la superiorità della loro scuola del Vetro in tutto il mondo e hanno dato fama imperitura al vetro di Murano.

Una ricetta pericolosa...


FUGU

I pesci appartenenti alla famiglia dei Tetraodontidae, conosciuti come pesci palla, sono caratterizzati da carni velenose che, se tagliate con maestria, diventano un alimento commestibile e pregiato utilizzato soltanto da cuochi giapponesi specializzati, si tratta di persone selezionate a cui è stata conferita una particolare licenza dal ministero di competenza, la fugu chirishii menkyo, a seguito del superamento di un esame di valutazione. 

Tipico piatto Fugu sashimi

Nel corso dei secoli, a causa della velenosità delle sue carni, il suo impiego in ambito alimentare è stato oggetto di numerose polemiche che anche in Giappone hanno portato a vietarne il consumo in alcuni periodi storici. Il veleno che contengono, la tetradotossina, che può essere più potente del cianuro, può comunque essere isolato tagliando il pesce in modo da escluderne le parti nocive.


La pericolosità nell'arte


'Alienata con monomania del gioco’

  Dipinto a olio su tela realizzato da Jean-Louis-Théodore Géricault tra il 1822 e il1823. Attualmente si trova presso il Museo del Louvre di Parigi.


L'Alienata con la monomania del gioco è un dipinto a olio su tela realizzato da Jean-Louis-Théodore Géricault tra il 1822 e il1823. Attualmente si trova presso il Museo del Louvre di Parigi.
Quest'opera fa parte della serie di dieci Ritratti di alienati, in cui l'artista raffigurò dieci ospiti di un manicomio, distaccandosi dalla produzione contemporanea dei suoi colleghi. Géricault amava infatti rappresentare tutto ciò che era fuori dagli schemi e non si faceva condizionare dalle mode e dai soggetti più in voga, preferiva raffigurare gli effetti di pericolose dipendenze come il gioco, infatti nello sguardo dell’anziana, perso nel vuoto, ricorre il pensiero fisso del gioco che l’ha estraniata dalla vita reale.